Roberto Tommasini
DIECI

DIECI la memoria in uno scatto gli anni del post terremoto anni e scatti sulla ricostruzione Guardare è un'azione non neutra.
E' un gesto che coinvolge pienamente noi stessi.
Vediamo in base a ciò che siamo.
Etimologicamente l'atto del guardare si può tradurre come “ osservare, esaminare con attenzione”.
L'autore delle foto che qui vengono proposte, frutto di una puntuale selezione, chiedono di essere osservate, esaminate con attenzione.
Anno dopo anno Roberto Tommasini ha narrato per immagini le conseguenze del terremoto e le azioni della ricostruzione.
Alla fine di ogni anno rieccheggiava nella mente una canzone di Dalla : -L'anno vecchio è finito, ormai, ma qualcosa ancora qui non va-.
Dopo dieci anni, fermare lo sguardo su alcuni momenti del nostro passato doloroso, ritornando all'incertezza dei giorni dopo il terremoto del Maggio 2012, serve a capire quale percorso si sia compiuto, quale debba ancora compiersi e a che punto siamo noi, gli osservatori.
Gli scatti che fissano i primi momenti dello sconforto, delle opere di puntellamento e rinforzo, della ricostruzione e del rinnovamento risvegliano emozioni e stati d'animo che ciascuno di noi ha provato.